Elon Musk alla conquista del sottosuolo
Le autostrade del futuro secondo Elon Musk? Sotterranee, con montacarichi ad alta velocità. Il visionario imprenditore inaugura the Boring Company, una compagnia che si occuperà di liberare dal traffico le nostre città.
La lotta di Elon Musk per un mondo migliore continua incessante: dopo aver provato a cambiare il mondo delle automobili (e mentre procede inesorabilmente con la sua conquista dello spazio) è il turno del traffico. Liberare le città dagli ingorghi sembra il nuovo obiettivo del magnate di Tesla e SpaceX. La battaglia è cominciata qualche mese fa, con l’annuncio della fondazione di una nuova azienda, the Boring Company, il cui nome è un simpatico gioco di parole riguardo l’uso del termine “boring”, che in inglese significa sia “noioso” che “colui che scava”. È proprio scavare il core business dell’azienda, visto che l’obiettivo di Musk è quello di creare tunnel sotterranei adibiti al passaggio delle macchine per decongestionare i centri urbani dal traffico. Ambizioso? Sì, molto, ma non è una novità per l’imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense.
Il primo progetto dei tunnel è stato presentato venerdì scorso durante un TED talk: una presentazione di quaranta minuti in cui il visionario imprenditore ha spiegato come dovrebbero nascere le autostrade sotterranee e, soprattutto, come sarebbe regolato l’accesso ai tunnel, ovvero attraverso una sorta di montacarichi hi-tech e soprattutto, velocissimo, in grado di spostare le autovetture a 200 km/h. Il talk è disponibile per intero sul sito di TED, ma volendo potreste voler vedere semplicemente il progetto in azione in un video dimostrativo, che vi riportiamo di seguito.
La notizia di oggi, però, è l’avvistamento, a Hawthorne, in California, della prima Boring Machine, una la fresa meccanica a piena sezione che la compagnia utilizzerà per trasformare la visione di Musk in realtà. L’immagine è comparsa sull’account di Instagram di un dipendente di SpaceX, salvo poi essere rimossa. D’altronde, the Boring Company, per quanto azienda indipendente, ha diversi punti di contatto con la società che si occupa dello sviluppo dei progetti spaziali di Musk, dato che a comandare la missione traffico sarà Steve Davis, ingegnere di SpaceX. È proprio nel parcheggio della compagnia spaziale che è cominciato il viaggio della TBM, una fresa dalle dimensioni davvero imponenti, con i suoi 120 metri di lunghezza e dal diametro di 8, per un peso complessivo di circa 1200 tonnellate. L’aspetto ricorda quello di una talpa meccanica comune, dotata di una testa rotante in grado di frantumare qualunque tipo di sottosuolo espellendo materiale di risulta dalla coda, il tutto mentre fodera i tunnel scavati con placche di cemento armato capaci di sigillare gli scavi. La nuova fresa, però, pare sia stata profondamente migliorata e ottimizzata dagli ingegneri di Musk, e potrebbe essere adatta anche a installare i tubi di HyperLoop. Insomma, il viaggio nel sottosuolo della nuova trovata del supereroe contemporaneo per eccellenza pare sia cominciato oggi, a 15 metri di profondità al di sotto di un parcheggio aziendale. Dove ci porterà TBM, però, ancora non possiamo saperlo.